La “Europen Union Deforestation Regulation” prevede nuove regole per le aziende che operano con materie prime a rischio deforestazione. C’è tempo fino al 30 dicembre 2025 per adeguarsi alla normativa. Capgemini mette a disposizione il suo know how per accompagnare le aziende nella due diligence richiesta dalla UE.

Ogni anno nel mondo vengono distrutti circa 10 milioni di ettari di foreste, un’area più grande dell’intera superficie dell’Italia. Una parte di questa distruzione è legata al consumo europeo di prodotti agricoli e forestali. Per combattere questo problema, l’Unione Europea ha creato il Regolamento EUDR. Questo regolamento impone nuove regole alle aziende che usano materie prime a rischio di deforestazione.

Adeguarsi al Regolamento EUDR (UE 2023/1115) non è solo un obbligo. È anche un’opportunità per le aziende. Questo vale per quelle che usano materie prime e prodotti a rischio di deforestazione.

  • Maggiore resilienza della supply chain: L’obbligo di tracciabilità e geolocalizzazione migliora la conoscenza della filiera. Questo riduce il rischio di interruzioni, frodi e dipendenza da fornitori non affidabili o non etici.
  • Vantaggio competitivo e per la reputazione: Dimostrare trasparenza e responsabilità ambientale rafforza la fiducia di clienti, investitori e stakeholder. Le imprese conformi potranno comunicare il proprio impegno ESG (ambientale, sociale e di governance) in modo credibile e verificabile.
  • Espansione verso altri mercati: La crescente attenzione globale alla sostenibilità ambientale sta trasformando le preferenze dei consumatori e le politiche commerciali. Essere conformi al Regolamento EUDR permette di entrare in nuovi mercati dove la tracciabilità e la responsabilità ambientale sono molto importanti. Inoltre, si possono creare partnership strategiche con chi sceglie fornitori sostenibili.

In che modo Capgemini può aiutare la tua azienda a conformarsi al regolamento EUDR

Capgemini supporta le aziende nell’uso efficace delle misure adottate per la sostenibilità lungo tutta la catena del valore, generando così vantaggi per il business.

Accompagniamo le aziende in ogni fase del loro percorso. Grazie alla nostra esperienza e alle partnership con i migliori fornitori di soluzioni tecnologiche, le aiutiamo a rispettare gli obblighi dell’EUDR:

  • Supportando nella comprensione della normativa e nell’individuare gli adeguamenti necessari a tutti i processi di business coinvolti.
  • Integrando l’opportuna piattaforma EUDR nell’ecosistema IT delle aziende.
  • Con un approccio modulare che consente di arrivare puntuali alla scadenza e di ottimizzare i successivi costi di operation.

Un’occasione per dare slancio al tuo business

I cambiamenti climatici, la scarsità di risorse e le aspettative dei consumatori in continua evoluzione stanno trasformando il modo in cui le aziende operano. Allo stesso tempo, la sostenibilità non è solo un modo per rispettare le regole. È un fattore chiave per creare valore, innovare e rimanere competitivi nel lungo periodo.

Dal report del Capgemini Research Institute “Driving business value through sustainability” si vede che la sostenibilità è molto importante. Le organizzazioni stanno aumentando i loro investimenti. L’82% delle aziende intervistate prevede di investire di più in sostenibilità nel 2025. Inoltre, il 98% lo farà entro il 2026.

Questi dati sono confermati dalla quarta edizione del report “A world in balance 2025: Unlocking resilience and long-term value through environmental action”, da cui emerge che le organizzazioni hanno ancora a cuore la sostenibilità, nonostante le incertezze dettate dalla situazione globale. Anzi, tre quarti di esse considerano la sostenibilità una strategia fondamentale per rendere il proprio futuro più solido, favorendo competitività, innovazione e resilienza nel lungo periodo. 

In questo contesto, l’adempimento alla EUDR è una ulteriore occasione per dare slancio al proprio business.

Cosa c’è da sapere sul Regolamento EUDR

Il Regolamento (UE) 2023/1115 è una normativa europea che mira a ridurre l’impatto della deforestazione globale causata dal consumo europeo.

  • Stabilisce che i prodotti venduti o esportati devono essere a deforestazione zero. Questo significa che devono provenire da terreni che non sono stati abbattuti dopo il 31 dicembre 2020.
  • Si applica a 7 materie prime: bovini, cacao, caffè, palma da olio, gomma, soia e legno e ai loro prodotti derivati.
  • Richiede che i prodotti siano conformi alla legislazione del paese di produzione e accompagnati da una dichiarazione di dovuta diligenza.

Che cosa richiede alle aziende

Le imprese devono avere un sistema di due diligence. Questo serve a garantire la conformità.

Devono raccogliere e organizzare informazioni dettagliate. Queste informazioni devono essere conservate per almeno 5 anni per ogni prodotto. La dichiarazione di due diligence (DDS) deve essere trasmessa tramite il sistema informativo europeo TRACES.

  • Raccolta delle informazioni: dati sul prodotto, geolocalizzazione degli appezzamenti, prove di conformità alla legislazione locale.
  • Valutazione del rischio: analisi dei dati raccolti per determinare il rischio di non conformità, considerando fattori come corruzione, deforestazione, diritti umani.
  • Mitigazione del rischio: adozione di misure correttive (audit, documentazione aggiuntiva, supporto ai fornitori) per ridurre il rischio a livello nullo o trascurabile.

Da dove cominciare

Per prepararsi all’entrata in vigore del regolamento, le aziende devono avviare subito alcune azioni fondamentali:

  • Mappare la propria catena di fornitura per identificare le materie prime e i prodotti soggetti al regolamento.
  • Implementare un sistema di tracciabilità con geolocalizzazione degli appezzamenti di origine.
  • Definire un processo di due diligence conforme agli articoli 8–12 del regolamento, con responsabilità chiare e documentazione verificabile.

A chi si applica

Il regolamento impatta tutte le aziende che operano lungo la catena di approvvigionamento delle materie prime interessate.

  • Operatori: chi immette per primo sul mercato UE o esporta i prodotti regolamentati, anche se stabilito fuori dall’Unione.
  • Commercianti: chi distribuisce prodotti già immessi sul mercato, con obblighi differenziati per PMI e non-PMI.
  • Sono coinvolte anche le aziende che operano online, se vendono prodotti soggetti al regolamento.

Scadenze

Il regolamento prevede un’applicazione graduale per facilitare l’adeguamento delle imprese.

  • 30 dicembre 2025: entrata in vigore per le grandi e medie imprese e per i commercianti.
  • 30 giugno 2026: entrata in vigore per le piccole e microimprese.
  • I prodotti fabbricati prima del 29 giugno 2023 sono esentati, salvo eccezioni specifiche per il legno.

Sanzioni

Le violazioni del regolamento comportano conseguenze:

  • Sanzioni pecuniarie fino al 4% del fatturato annuo UE dell’operatore o commerciante.
  • Confisca dei prodotti non conformi e dei proventi ottenuti da operazioni illecite.
  • Divieti temporanei di accesso al mercato, agli appalti pubblici e ai finanziamenti in caso di violazioni gravi o recidive.