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Spatial computing: il futuro dell’interazione digitale è nella realtà mista

Capgemini
Ott 2, 2024
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Lo spatial computing è una delle innovazioni tecnologiche più rivoluzionarie degli ultimi anni. Combinando elementi di realtà aumentata (AR), realtà virtuale (VR) e intelligenza artificiale (AI), lo spatial computing consente di creare esperienze di realtà mista (MR). Esperienze che fondono il mondo fisico e quello digitale tramite tecnologie di rendering 3D real-time.

Questa nuova frontiera dell’interazione digitale porta con sé un potenziale immenso per applicazioni in vari settori: dall’educazione alla sanità, dall’intrattenimento all’industria. In questo contesto, l’Apple Vision Pro rappresenta un dispositivo chiave per elevare le potenzialità dello spatial computing e della realtà mista (MR).

Cos’è lo spatial computing?

Lo spatial computing crea un ambiente interattivo in cui gli oggetti digitali possono coesistere e interagire con il mondo reale.

Con i computer tradizionali, infatti, le interazioni avvengono attraverso schermi bidimensionali. Lo spatial computing, invece, utilizza sensori avanzati, computer vision e tecnologie di tracciamento per sovrapporre oggetti digitali 3D all’ambiente fisico in real-time.

Questo consente agli utenti di interagire con i dati digitali in modo più naturale e intuitivo, utilizzando gesti, movimenti del corpo e comandi vocali.

Realtà mista: l’integrazione di fisico e digitale

La realtà mista (MR) è un’estensione dello spatial computing che combina aspetti di realtà aumentata (AR) e realtà virtuale (VR) per creare un’esperienza immersiva in cui gli oggetti fisici e digitali non solo coesistono, ma possono anche interagire tra loro in tempo reale.

Vediamo nelle specifico le principali differenze tra AR, VR e MR:

  • Realtà aumentata (AR): sovrappone informazioni e oggetti digitali al mondo reale. Un esempio è costituito dalle applicazioni AR per smartphone che utilizzano la fotocamera per mostrare elementi digitali nell’ambiente circostante.
  • Realtà virtuale (VR): crea un ambiente completamente digitale e immersivo in cui l’utente è isolato dal mondo reale. Utilizzando visori VR, gli utenti possono esplorare e interagire con mondi virtuali dettagliati.
  • Realtà mista (MR): combina entrambe le tecnologie, consentendo agli utenti di vedere e interagire con oggetti digitali integrati nel loro ambiente fisico. Gli oggetti virtuali possono rispondere alle leggi della fisica del mondo reale, creando un’esperienza coesa e credibile.

Tecnologie abilitanti per la realtà mista

Per realizzare applicazioni di realtà mista i dispositivi, come prima cosa, devono essere in grado di tracciare e identificare, in tempo reale, gli oggetti del mondo reale, ad esempio: pavimento, muri, arredamento…

Lo step successivo è ancorare oggetti 3D virtuali all’interno dello spazio reale e infine creare interazioni tra gli oggetti reali e quelli virtuali.

Le tecnologie che creano questo tipo di esperienze sono principalmente:

  • Sensori di profondità e telecamere: permettono di catturare e mappare l’ambiente circostante in tre dimensioni. Questi sensori rilevano la posizione degli oggetti fisici e consentono di posizionare con precisione gli oggetti digitali nello spazio.
  • Computer vision: analizza le immagini catturate dai sensori per riconoscere e tracciare oggetti e superfici. Questo consente di creare un’interazione realistica tra gli oggetti digitali e l’ambiente fisico.
  • Intelligenza artificiale: è utilizzata per interpretare i dati raccolti dai sensori, migliorando la precisione delle interazioni e adattando l’esperienza utente. Algoritmi di machine learning possono prevedere le azioni degli utenti e ottimizzare le risposte degli oggetti digitali.
  • Display avanzati: consentono di presentare immagini in alta risoluzione e con tempi di risposta rapidi per evitare lag e motion sickness.

Apple Vision Pro: una rivoluzione nel campo dello spatial computing

L’Apple Vision Pro è un dispositivo di ultima generazione progettato per sfruttare appieno le potenzialità dello spatial computing. Promette di ridefinire il modo in cui interagiamo con il mondo digitale grazie a un comparto tecnico di ultima generazione, tecnologie avanzate e soluzioni software all’avanguardia, tra cui:

  • Display ad alta risoluzione: schermi che offrono immagini nitide e realistiche, sia per esperienze AR che VR.
  • Sensori avanzati: telecamere, sensori di profondità e LiDAR. L’Apple Vision Pro è in grado di mappare l’ambiente circostante e tracciare i movimenti degli utenti in tempo reale.
  • Interfaccia naturale: supporta il riconoscimento gestuale, il tracciamento oculare e i comandi vocali. Permette agli utenti di interagire con l’ambiente virtuale in modo intuitivo e senza l’uso di controller fisici.
  • Integrazione di contenuti digitali: gli oggetti digitali possono essere posizionati nello spazio e possono interagire con l’ambiente fisico. Questo consente una fusione tra il mondo reale e quello virtuale.
  • Audio spaziale: l’Apple Vision Pro è in grado di fornire un’esperienza sonora immersiva che si adatta alla posizione e ai movimenti dell’utente.
  • Processore avanzato: una tecnologia capace di eseguire calcoli complessi in tempo reale. Elemento fondamentale per l’esecuzione di applicazioni 3D real-time, per il rendering di grafica ad alta fedeltà e per l’elaborazione dei dati provenienti dai sensori.
  • Machine learning e intelligenza artificiale: consentono al dispositivo di riconoscere oggetti, comprendere il contesto e prevedere i movimenti dell’utente. Migliora così l’interazione e l’integrazione tra mondo reale e virtuale.

Passthrough: tecnologia abilitante per la realtà mista

Diversamente da dispositivi come il Microsoft HoloLens, che utilizza visiere trasparenti per fornire un’esperienza di realtà mista nativa, l’Apple Vision Pro non offre nativamente la possibilità di vedere il mondo reale.

L’Apple Vision Pro è un visore di realtà virtuale, come il Meta Quest 3 o il Meta Quest Pro, che isola completamente l’utente dal mondo reale. Di conseguenza per abilitare esperienze di realtà mista, l’Apple Vision Pro utilizza la tecnologia passthrough, tecnologia utilizzata da tutti i visori di ultima generazione.

Il passthrough, infatti, utilizza telecamere esterne per catturare video in tempo reale e poi mostrarli su schermi interni al visore. Questo permette all’utente di vedere l’ambiente reale con l’aggiunta di elementi digitali 3D sovrapposti.
La qualità dell’esperienza di passthrough dipende dalla risoluzione delle telecamere, dal ritardo (latenza) e dalla capacità di fusione senza soluzione di continuità delle immagini reali e virtuali.

Applicazioni dell’Apple Vision Pro

Un dispositivo come l’Apple Vision Pro può trovare applicazione in vari settori, dall’educazione alla sanità, dall’intrattenimento all’industria.

  • Nell’intrattenimento viene utilizzato per:
    • Visualizzare film e programmi TV in ambienti virtuali.
    • Sfruttare al meglio giochi immersivi che combinano elementi del mondo reale con scenari digitali.
  • Nel settore produttività:
    • Crea ambienti di lavoro virtuali dove è possibile disporre finestre e applicazioni intorno a sé in modo personalizzabile e interattivo.
    • Permette di collaborare in remoto con colleghi attraverso incontri virtuali in 3D.
  • Nel settore educazione e formazione:
    • Consente simulazioni educative che permettono agli studenti di interagire con modelli 3D e ambienti di apprendimento immersivi.
  • Nel settore design e progettazione:
    • Permette di visualizzare e manipolare progetti in 3D nel contesto del mondo reale, facilitando il processo di progettazione e revisione.

Il futuro dello spatial computing con Apple Vision Pro

L’Apple Vision Pro rappresenta solo il punto di partenza di ciò che è possibile realizzare con lo spatial computing. Con il continuo avanzare delle tecnologie e l’espansione delle applicazioni, assisteremo a un’integrazione sempre più profonda della realtà mista nella nostra vita quotidiana.

Lo spatial computing rappresenta il prossimo grande passo nell’evoluzione tecnologica, perché offre esperienze che fondono perfettamente il mondo fisico e quello digitale.

L’Apple Vision Pro, con le sue avanzate capacità tecniche e il design intuitivo, è al centro di questa trasformazione.

Prepariamoci a un futuro in cui l’interazione con il digitale sarà più naturale, immersiva e coinvolgente che mai.