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Il cloud: acceleratore di digitalizzazione

Capgemini
15 Feb 2023

La società e le organizzazioni stanno affrontando la sfida della digitalizzazione dei processi e delle modalità di interazione che impattano sia sui clienti che sui dipendenti.

Per le aziende che hanno già sostenuto investimenti rilevanti in ambito IT, la trasformazione digitale non può prevedere nuove implementazioni.

Cosa si intende allora per digitalizzazione? Modernizzare il panorama applicativo esistente e integrarlo con nuove componenti tecnologiche. Questo è sicuramente l’approccio più vantaggioso. Se, invece, il gap da colmare è considerevole, l’approccio sarà completamente trasformativo.

Le piattaforme cloud sono acceleratori essenziali dei processi di modernizzazione perché:

  • Forniscono in modo nativo servizi per costruire e distribuire applicazioni secondo i moderni pattern architetturali.
  • Permettono un modello di costi OpEx con consumo flessibile e in modalità pay-as-you-go. Il modello vanta molte leve di ottimizzazione dei costi, a patto che vengano rispettate le best practice del FinOps;
  • Offrono un livello di automazione elevato nel setup infrastrutturale delle applicazioni (Infrastructure-as-Code e CI/CD), nella loro esecuzione (scaling automatico) e nell’operatività (auto-remediation).

Per approfondire le best practice del FinOps, leggi l’articolo “Padroneggiare l’uso del cloud grazie al FinOps”


La migrazione in cloud permette di modernizzare il parco applicativo. In questa fase è fondamentale avere chiari gli obiettivi, ad esempio: l’azienda potrebbe voler aumentare i ricavi grazie alla digitalizzazione dei processi, avere maggiore controllo sui rischi operativi e migliorare la cybersecurity.

Migrazione in cloud: i principi chiave

L’esperienza dimostra che l’attuazione efficace di un programma di modernizzazione verso il cloud deve rispettare i seguenti principi chiave:

  • Avere una visione orientata al portafoglio delle applicazioni, unita a una buona comprensione degli imperativi strategici per settore di mercato.
  • Avviare un’analisi approfondita della mappa applicativa per indirizzare ogni applicazione, o gruppo di applicazioni, verso il giusto approccio di transizione: dal semplice rehost fino al redesign delle architetture.
  • Differenziare le strategie tra applicazioni custom proprietarie (dove il codice è di proprietà), software package-based (compresi gli ERP) o piattaforme di dati (soluzioni di big-data).
  • Implementare una piattaforma di integrazione ibrida per gestire vari flussi di scambio tra applicazioni in cloud e on promise. Questa azione è necessaria perché la digitalizzazione è un percorso che dura vari anni.

Vuoi saperne di più sui principi chiave di un programma di modernizzazione basato sul cloud? Contatta il nostro esperto!


Come organizzare il processo di digitalizzazione

Per ottimizzare la trasformazione digitale, consigliamo di tenere in considerazione questi 4 passaggi:

  • Implementare un modello operativo che coniughi le capacità di factory (gestendo in modo efficiente le migrazioni di rehost) con un sistema distribuito. Gli esperti della migrazione in cloud devono collaborare con i team di manutenzione e operation delle applicazioni. Sono questi ultimi ad avere una profonda conoscenza dei sistemi esistenti.
  • Differenziare la fase di analisi e design delle architetture target dalla fase di implementazione della modernizzazione delle applicazioni. Questa divisione garantirà flessibilità e capacità di adattarsi ai vincoli progettuali.
  • Implementare una catena di strumenti e pratiche DevSecOps per automatizzare la distribuzione di applicazioni modernizzate. In questo modo si possono sfruttare le piattaforme di orchestrazione di container basate su Kubernetes, che forniranno un elevato livello di standardizzazione e industrializzazione.
  • Adottare un approccio agile e scalabile per coordinare il lavoro di più team. Lo scopo comune deve essere creare valore iterativo e incrementale. Un valore che verrà misurato dagli indicatori di performance, come: costi operativi, tempi di ciclo di consegna, qualità del servizio in produzione.

Le basi per la digitalizzazione del portafoglio esistente diventano un acceleratore per nuovi progetti che iniziano nativamente nel cloud. Questa base facilita anche l’implementazione di soluzioni di sviluppo rapido, in ottica low-code/no-code, delle applicazioni su piattaforme sicure e collegate ai dati aziendali.


Per approfondire il tema del low-code/no-code, leggi l’articolo “Il low-code: rispondere al bisogno di agilità delle aziende senza cadere nello Shadow IT”


Cloud: servizi e competenze

Il cloud consente anche di accedere a numerosi servizi che accelerano la digitalizzazione e consentono all’azienda di rimanere competitiva. Tra le funzionalità del cloud troviamo: servizi cognitivi o conversazionali, strumenti di apprendimento automatico e potenza di calcolo “on-demand” per calcoli di simulazione e ottimizzazione.

Il successo della migrazione in cloud dipende anche da un’evoluzione delle competenze dei team responsabili della manutenzione e del supporto delle applicazioni.

È quindi essenziale che le organizzazioni siano pronte a lavorare, a tutti i livelli, per migliorare le proprie competenze.Tutti devono essere parte attiva della trasformazione digitale, di cui il cloud è solo un acceleratore.

Se vuoi saperne di più su questo tema e approfondire le soluzioni cloud offerte da Capgemini, scrivi al nostro esperto: