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Le priorità delle compagnie assicurative passeranno dalla copertura dei mezzi di trasporto alla protezione dell’intero percorso di spostamento

24 apr 2023

I premi per veicoli autonomi, connessi, elettrici e condivisi aumenteranno fino a superare il mezzo trilione di euro entro il 2030

Milano, 24 aprile 2023 – Il World Property and Casualty Insurance Report di Capgemini, pubblicato oggi in collaborazione con Qorus, indica che in futuro le compagnie assicurative dovranno passare da una RC auto tradizionale a un’offerta completa di “protezione della mobilità”, dal momento che i clienti delle aree urbane adotteranno sempre più soluzioni di mobilità che includono opzioni ACES, ovvero veicoli autonomi, connessi, elettrici e condivisi (Autonomous, Connected, Electric, Shared).

Dal World Property and Casualty Insurance Report, realizzato dal Capgemini Research Institute, emerge che cittadini e autorità di regolamentazione stanno prestando sempre più attenzione alla sostenibilità, di pari passo con il maggiore interesse manifestato dai titolari di polizze a livello mondiale per veicoli connessi e alimentati da energie alternative (66%) e per i veicoli autonomi (49%). Pur non essendo ancora pronti a sostituire i propri mezzi personali nel breve periodo, i clienti mostrano un crescente desiderio di nuove opzioni di mobilità: secondo il report, l’adozione da parte degli utenti urbani di soluzioni di micromobilità[1], veicoli in condivisione e trasporto multimodale[2] è infatti destinata a raddoppiare, passando dall’attuale 29% al 58% nel 2025. Il report evidenzia inoltre che il cambiamento delle abitudini dei clienti farà sì che i premi per i veicoli ACES aumentino di otto volte, passando da 0,07 trilioni di dollari a 0,57 trilioni di dollari entro il 2030.

A fronte di questa rivoluzione nella mobilità, le compagnie assicurative devono affrontare importanti sfide per riuscire a garantire la copertura delle nuove modalità di spostamento: il 63% dichiara di temere l’adeguatezza delle proprie competenze tecnologiche, mentre il 45% l’evoluzione delle aspettative dei clienti.

“Il settore della mobilità sarà interessato da una profonda trasformazione. Per affrontare con successo questa nuova era, le compagnie assicurative devono sfruttare le loro competenze in materia di gestione del rischio e collaborare con partner specializzati all’interno del proprio ecosistema, come aziende InsurTech e BigTech, per garantire una protezione lungo l’intero percorso di spostamento dei consumatori. Le organizzazioni che sperimenteranno proposte di valore ad elevato potenziale per la mobilità e svilupperanno soluzioni dedicate attraverso piattaforme connesse saranno sulla strada giusta per ottenere una crescita e un posizionamento duraturi”, ha dichiarato Matteo Bonati, Insurance Director di Capgemini in Italia.

La corsa alla copertura assicurativa della mobilità end-to-end richiede nuovi modelli di business

La nuova evoluzione della mobilità costringerà le compagnie assicurative ad abbandonare l’offerta di copertura dei mezzi a favore della protezione dell’intero percorso di spostamento, fattore che richiederà nuovi modelli di business incentrati sulla personalizzazione. Il 42% dei clienti assicurativi chiede infatti un’unica polizza in grado di garantire una copertura a prescindere dalla modalità di trasporto utilizzata, sia questa un’automobile di proprietà o un servizio di sharing.

Le compagnie assicurative non sono tuttavia attrezzate per soddisfare le aspettative dei clienti: meno di un terzo (29%) ha infatti dichiarato di disporre delle necessarie competenze per lo sviluppo dei prodotti e una percentuale addirittura inferiore (26%) ha affermato di poter contare su figure in grado di offrire soluzioni per la mobilità incentrate sul cliente.

Il report evidenzia anche che, con l’aumento della mobilità ACES, i modelli assicurativi integrati stanno acquisendo una crescente popolarità, destando preoccupazioni in termini di disintermediazione per le compagnie assicurative lungo l’intera catena del valore, incluse distribuzione, sottoscrizione e gestione dei sinistri. Una delle possibilità per cavalcare l’onda ACES è creare un ecosistema di mobilità che offra polizze modulari su abbonamento per soddisfare le aspettative di copertura continua dei clienti, fornendo allo stesso tempo servizi differenziati e a valore aggiunto. Soltanto il 21% delle compagnie, però, dichiara di aver avviato partnership di ecosistema per andare incontro a queste esigenze.

Le compagnie assicurative devono passare dallo sviluppo di prodotti alla co-progettazione di soluzioni

Dal report emerge che per il 67% delle compagnie assicurative è fondamentale avere una roadmap tecnologica ben definita e orientata alla mobilità per avere successo in futuro, ma solo una su tre (33%) dichiara di possederla. Per soddisfare le aspettative dei clienti, le compagnie dovrebbero sfruttare le loro competenze in materia di rischi e collaborare con partner specializzati nell’ecosistema della mobilità, in modo da passare con successo dalla vendita di prodotti alla fornitura di soluzioni di mobilità a misura di utente.

John Berry, CEO di Qorus, ha dichiarato: “La mobilità è il fulcro della vita del mondo di domani. È anche una delle principali preoccupazioni delle compagnie assicurative, dato che devono rivedere il loro modello di business da cima a fondo per adattarsi ai profondi cambiamenti che mettono a dura prova il segmento della RC auto”.

Metodologia di ricerca

Il World Property and Casualty Insurance Report 2023 si basa su due fonti primarie: il Global Insurance Voice of the Customer Survey 2023 e le Global Insurance Executive Interviews 2023. Le due indagini raccolgono dati provenienti da 22 mercati: Australia, Belgio, Brasile, Canada, Cina, Danimarca, Francia, Germania, Hong Kong, India, Italia, Giappone, Malesia, Messico, Paesi Bassi, Norvegia, Portogallo, Singapore, Spagna, Svezia, Regno Unito e Stati Uniti.


[1] Modalità di trasporto che include mezzi come biciclette, motociclette ed e-bike.

[2] Utilizzo di molteplici modalità di trasporto per spostarsi da un punto a un altro.