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Marcella

Head of Generative AI and Sustainability Insights&Data in Capgemini

A quale modello femminile ti ispiri e perché?

In generale non ho particolari modelli ispirazionali esterni, ma ho maturato una particolare predisposizione nell’assorbire quanto di buono percepisco da tutte le colleghe con cui lavoro.

Per cui ogni esempio buono per me è da capitalizzare, sia quello della collega più esperta che affronta una situazione critica, che quello di una collega più giovane che vuole uscire dalla comfort zone per impare più velocemente qualcosa.

Durante la tua carriera hai mai vissuto un momento critico? Come lo hai superato?

La mia lunga carriera è costellata di un numero discreto di «momenti critici». Riepilogarli non è possibile nè darebbe particolare valore a chi legge. Mi piace condividere invece la modalità con cui ho affrontato la criticità e l’ho superata.

Innanzitutto riconoscere di avere un problema è il primo passo, poi condividerlo con chi ci può aiutare (perché ha leve per intervenire nella situazione problematica o semplicemente ci sa ascoltare) e infine trovo fondamentale utilizzare le lezioni apprese nella gestione di una criticità per migliorare e prevenire situazioni simili.

In che modo essere donna è stato un valore aggiunto o un ostacolo nel raggiungimento dei tuoi obiettivi?

Essere donna è stato ed è certamente un limite quando ci si interfaccia con contesti poco moderni, ancora ricchi di pregiudizi legati al genere. Nella mia carriera ho sperimentato l’inserimento su progetti dominati da una cultura maschile di questo tipo e ho faticato a essere riconosciuta nel mio ruolo e a emergere.

In altri casi essere donna (anche in un contesto a maggioranza maschile) è stato un vantaggio perché ho portato prospettive e approcci diversi alla risoluzione dei problemi, promuovendo l’innovazione e la creatività nel team e perché ho applicato uno stile di leadership inclusivo e collaborativo, che si è rivelato particolarmente efficace nel contesto.

Che consiglio daresti alle colleghe più giovani?

Non mettete limiti alle vostre ambizioni! Siate sicure delle vostre capacità e competenze. Non sottovalutatevi e chiedete sempre ciò che vi spetta.

Inoltre, aggiungo che investire nella formazione continua è ormai indispensabile a prescindere dal genere di appartenenza.

Infine, penso che prendersi cura della propria salute mentale e fisica sia un elemento fondamentale, perché il benessere personale è la chiave anche per il successo professionale.