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Caterina

Managing Consultant in Capgemini

A quale modello femminile ti ispiri e perché?

Non ho un vero e proprio modello femminile al quale mi ispiro, ma se devo pensare a una donna questa è sicuramente mia madre. Donna molto forte, pragmatica, ambiziosa e dedita alla famiglia. La vita l’ha messa a dura prova, ma con impegno, forza di volontà e un pizzico di spirito giusto è riuscita a farcela in tutte le situazioni.

Oggi non c’è più, ma nei momenti più difficili penso a lei e vado sempre avanti!

Durante la tua carriera hai mai vissuto un momento critico? Come lo hai superato?

Nella mia esperienza professionale ho affrontato diverse sfide, mi piace chiamarle così più che criticità. Durante questi momenti ho cercato e condiviso possibili soluzioni con il mio team e con i clienti: la comunicazione e la collaborazione sono per me strumenti vincenti.

Ho sempre dato la giusta importanza a questi momenti complessi e li ho affrontati piuttosto che aggirati, ciò mi ha permesso di crescere sia personalmente che professionalmente.

In che modo essere donna è stato un valore aggiunto o un ostacolo nel raggiungimento dei tuoi obiettivi?

Penso che il fatto di essere donna mi abbia fatto sviluppare una spiccata intelligenza emotiva che mi permette di cogliere la complessità umana che mi circonda e di valorizzarla al meglio, in ogni realtà infatti il vero plus sono il team e le persone che lo compongono. Per me la donna apporta valore aggiunto in termini di collaborazione, flessibilità, mediazione, ascolto, resilienza, coraggio e determinazione.

Che consiglio daresti alle colleghe più giovani?

Fate le cose con passione e competenza. Siate curiose e cogliete ogni occasione per imparare. Non esitate a fare domande. Datevi sempre degli obiettivi, chiedetevi se state andando nella giusta direzione per raggiungerli e quando li raggiungete quello sarà il vostro punto di partenza verso i prossimi.

…E non dimenticate di festeggiare sempre i vostri successi!