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Il settore automobilistico accelera verso un futuro guidato dal software, con una quota di fatturato destinata a raddoppiare nel prossimo decennio

06 ott 2025
  • Negli ultimi cinque anni le iniziative legate al software hanno generato un miglioramento medio dell’efficienza del 14%, con un aumento dei benefici che potrebbe raggiungere il 24% entro il 2029
  • La maggior parte delle aziende automotive prevede che nei prossimi cinque anni il software diventerà il principale fattore di vantaggio competitivo, anche se sono ancora poche quelle che hanno portato su larga scala iniziative che vanno in queta direzione

Milano,  6 ottobre 2025 – Il settore automotive sta vivendo una trasformazione profonda: il software è sempre più al centro delle strategie e delle operazioni aziendali. Secondo un nuovo report del Capgemini Research Institute, The software-driven mobility era: Beyond vehicles, il 92% delle aziende del settore ritiene ormai inevitabile la transizione verso un modello di “software company”, per supportare i Software Defined Vehicles (SDV) e i servizi di software-driven mobility (SDM)[1]. Oltre otto aziende su dieci prevedono che i prodotti e i servizi software-defined, e non solo il veicolo fisico, saranno al centro della loro proposta di valore.

Il report evidenzia che, nonostante l’ambizione sia elevata, meno della metà delle aziende automotive ha ancora portato su scala le proprie iniziative SDM: il 34% del campione ha esteso almeno parzialmente un caso d’uso, mentre solo il 14% è arrivato a una piena implementazione.

La separazione tra hardware e software è considerata cruciale per abilitare un’innovazione più rapida, maggiore scalabilità e nuove fonti di ricavo, ma la ricerca rileva che, a oggi, solo un costruttore (OEM) su dieci ha compiuto progressi concreti e appena un quarto sta sperimentando nuovi approcci.

“Per decenni la leadership nel settore automotive si è giocata sull’hardware, ma oggi i consumatori chiedono esperienze connesse e digitali. Questo richiede un approccio software-first lungo tutta la catena del valore per offrire soluzioni di mobilità integrate”, ha dichiarato Riccardo Dolfi, Managing Director di Capgemini Engineering in Italia. “Le aziende più lungimiranti stanno già gestendo il software come se fosse il loro prodotto principale e stanno stringendo partnership strategiche per ampliare l’ecosistema. Ma per cogliere davvero questa opportunità serve una trasformazione organizzativa profonda: chi saprà mettere a sistema la presenza di talenti, piattaforme e partnership, creando fiducia e proponendo una customer experience di alto livello, sarà sicuramente avvantaggiato.”

Partnership strategiche e collaborazione a livello di ecosistema accelerano il passaggio all’SDM

Secondo il report, le aziende del settore automotive riconoscono sempre più il valore della collaborazione estesa: quasi due su cinque hanno già stretto accordi con big tech e hyperscaler per funzionalità chiave relative a software, cloud e gestione dei dati. Se finora solo poche hanno dato vita a joint venture, un terzo prevede di farlo entro tre anni. Inoltre, l’84% sta esplorando nuovi mercati di fornitura per rafforzare la resilienza, mentre quasi il 70% sta puntando sullo sviluppo interno dei componenti chiave per mantenere il controllo sulle tecnologie distintive del brand. Parallelamente, molte aziende stanno ristrutturando le proprie supply chain per ridurre la dipendenza geopolitica, guardando a mercati come India, Sud-Est asiatico ed Europa orientale.

Secondo le previsioni, i prodotti e i servizi di mobilità basati sul software dovrebbero diventare una fonte di guadagno importante per gli OEM. Secondo il report, la loro quota sul fatturato complessivo è destinata a raddoppiare, arrivando a superare il 50% entro il 2035.

L’AI sta alimentando una nuova era di innovazione nell’industria automobilistica

Il report evidenzia che la stragrande maggioranza (85%) delle aziende concorda sul fatto che l’AI stia diventando sempre più parte integrante del software automobilistico, integrata direttamente nelle caratteristiche e nelle funzioni del software: dal miglioramento dell’esperienza a bordo al potenziamento delle funzioni di sicurezza e cybersecurity.

Oltre tre quarti (77%) vedono nell’integrazione dell’AI nello sviluppo software, nelle funzioni a bordo e nei servizi di mobilità una fonte di notevole vantaggio competitivo, capace di ridefinire la catena del valore del settore automotive. L’AI, infatti, consente di ridurre i costi, aumentare produttività ed efficienza e migliorare la qualità dei prodotti, spingendo il settore verso una nuova fase di innovazione. In particolare, la maggior parte delle aziende intervistate ritiene che l’integrazione dell’AI nei sistemi ADAS (Advanced Driver Assistance System) e nelle funzionalità di guida autonoma sia estremamente importante per la strategia software della propria azienda.

La software-driven mobility richiede una riorganizzazione aziendale per sfruttarne appieno il potenziale

Dall’indagine emerge che l’86% delle aziende ritiene che la strategia SDM sia legata a una revisione profonda dei modelli organizzativi, con impatti significativi su processi e la necessità di sviluppare nuove competenze. Oltre ai cambiamenti strutturali, le sfide più rilevanti riguardano l’ingegneria del software, la compliance, la sicurezza, la cybersecurity, la leadership e l’acquisizione di talenti. Più di otto organizzazioni su dieci (83%) considerano la creazione di una piattaforma software unificata[2] un tassello fondamentale della loro strategia SDM.

Metodologia di ricerca

Nel giugno 2025, il Capgemini Research Institute ha condotto un’indagine su 600 dirigenti provenienti da 200 aziende automobilistiche consolidate, con un massimo di quattro rappresentanti per organizzazione. Gli intervistati appartenevano a quattro segmenti: OEM, fornitori, operatori di servizi di mobilità e digital native, distribuiti tra Nord America, Europa e area APAC. L’indagine è stata integrata con oltre 15 interviste a esperti del settore.


[1] Per SDM si intende la piena valorizzazione delle opportunità offerte dal software per prodotti e servizi automobilistici, nonché i mezzi per raggiungerla. Si prevede che l’SDM possa garantire, da un lato, esperienze di mobilità e valore significativamente migliorati per clienti e utenti, e dall’altro, un controllo molto più efficace della complessità generale dei veicoli e dell’intera filiera del valore. Si concentra su:

  1. Definire le basi di una “piattaforma software”, che dia forma a tutti i prodotti e servizi. Ciò include i Software-Defined Vehicles (SDV), tutto il software di bordo, i servizi digitali per l’utente relativi alla mobilità e tutti i sistemi backend correlati (inclusi quelli che garantiscono sicurezza, cybersecurity e conformità normativa).
  2. Snellire la “software delivery” per realizzare prodotti e servizi. Questo si basa su un “framework di ingegneria del software”, ossia un insieme integrato e industrializzato di processi, metodi e strumenti per progettare, costruire, gestire e manutenere, con particolare attenzione a test, qualità e prestazioni.
  3. Accelerare la trasformazione in “azienda software”. Ciò riguarda la transizione della strategia aziendale, l’attuazione del change management e gli aspetti culturali e di gestione dei talenti.

[2] Un’unica piattaforma software per gestire tutte le funzioni, i controlli e i servizi relativi ai clienti come componente chiave delle loro strategie SDM.