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Elena

Managing Consultant in Capgemini

A quale modello femminile ti ispiri e perché?

Senza neppure pensarci rispondo che il mio modello femminile è la mia mamma. Donna testarda, determinata e tremendamente forte. Mi ha insegnato a seguire i miei sogni, a non arrendermi mai, a essere resiliente e camaleontica. Mi dicono che ho la sua stessa gentilezza e attitudine ad aiutare le persone. I suoi insegnamenti mi hanno sempre guidata a portare avanti le mie aspirazioni, a essere creativa, a essere sempre me stessa e a vivere in linea con i miei principi sia dentro che fuori l’ufficio.

Durante la tua carriera hai mai vissuto un momento critico? Come lo hai superato?

Certo, più di uno, ma è anche vero che sbagliando si impara e ora, anche grazie alla mindfulness, so che una criticità si supera fermandosi, respirando, lasciando riposare gli occhi e rifugiandosi nel proprio posto preferito dove tutto è in pace e il cuore si acquieta. A quel punto inizio a ordinare le idee che piano piano diventano la soluzione!

In che modo essere donna è stato un valore aggiunto o un ostacolo nel raggiungimento dei tuoi obiettivi?

Ho avuto un percorso professionale in linea con i miei obiettivi e non mi sono sentita particolarmente penalizzata perché donna. Sicuramente le scelte personali, come diventare mamma di due bimbi meravigliosi, mi hanno fatto rallentare la corsa per qualche anno ma ho sempre creduto che la felicità e il successo si conquistano ogni giorno e tutto avviene quando è il momento giusto!

Che consiglio daresti alle colleghe più giovani?

Di essere ambiziose ma di non dimenticare che dopo aver salito uno scalino non si è arrivate! Consiglierei di continuare a studiare, aggiornarsi e a mettersi in gioco. Ricorderei che il successo si ottiene con il gioco di squadra e che le persone sono il vero motore da alimentare con fiducia, rispetto e intelligenza emotiva.