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Clara

Head of Talent Acquisition in Capgemini

A quale modello femminile ti ispiri e perché?

Fin da giovane mi sono ispirata alle donne che avevo attorno a me: mia madre ha rappresentato il giusto equilibrio tra dolcezza, accoglienza, determinazione e senso del dovere. Avere dei genitori imprenditori mi ha insegnato che quando si fanno degli errori occorre prenderli per quello che sono, accettarli e andare avanti con un bagaglio in più.

Durante la mia carriera ho avuto colleghe e amiche più senior che mi hanno insegnato a valorizzare gli aspetti autentici del mio carattere, la gentilezza, lo spirito di squadra, la tenacia, la positività, pur lavorando sempre in contesti altamente competitivi. Per questo non ho un unico modello femminile di riferimento, ma faccio tesoro di tutti i consigli di quelle donne che mi hanno accompagnata in questi anni, ispirata e aiutata a diventare la professionista che sono oggi.

Durante la tua carriera hai mai vissuto un momento critico? Come lo hai superato?

Nella mia lunga carriera ho avuto diversi momenti critici, a volte dovuti a esperienze personali e familiari, a volte perché ho dovuto cambiare i miei obiettivi professionali di breve e medio periodo.

Per me è stato molto importante parlarne apertamente con i miei responsabili, renderli partecipi delle mie difficoltà e cercare insieme una soluzione che mi permettesse di lavorare in serenità. Non è stato un processo facile e ha richiesto tempo. È indispensabile avere onestà intellettuale, chiarezza di obiettivi, instaurare un dialogo costruttivo con i propri capi, accettare il confronto e soprattutto essere concrete e determinate.

In che modo essere donna è stato un valore aggiunto o un ostacolo nel raggiungimento dei tuoi obiettivi?

Essere donna è stato per me un valore aggiunto nel mio lavoro perchè mi ha permesso di entrare in sintonia con i candidati, di creare team coesi e affiatati, lavorare in contesti culturalmente diversi con grande naturalezza.

Inoltre, la maternità mi ha consentito di passare del tempo con i miei figli e di rientrare in azienda più carica e motivata.

Che consiglio daresti alle colleghe più giovani?

A chi è ancora all’inizio del suo percorso professionale consiglio di circondarsi di persone interessanti e curiose da cui imparare, non aver paura di sbagliare e di stringere amicizia con colleghe più esperte a cui chiedere consiglio nei momenti del bisogno. Non abbiate paura di chiedere aiuto.

A chi ha già fatto un pezzo di strada professionale, vorrei dire di non snaturarsi per rientrare in standard obsoleti. Valorizzate la vostra diversità e siate orgogliose dei successi raggiunti.