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Le grandi organizzazioni farmaceutiche investiranno quasi il 7% del fatturato nella creazione di laboratori all’avanguardia entro il 2025

13 feb 2024

I laboratori di nuova generazione sono ormai essenziali per le terapie innovative, la riduzione del time-to-market e il miglioramento dei tassi di approvazione, anche se la maggior parte di essi è ancora in una fase pilota

Milano, 13 febbraio 2024 – Le organizzazioni farmaceutiche stanno riconfigurando il loro approccio alla struttura e alle attività dei propri laboratori, concentrandosi su digitalizzazione, utilizzo dell’AI, miglioramento dei processi e creazione di competenze e cultura adatte alla trasformazione dei laboratori. La necessità di accelerare i tempi di produzione è alla base del cambiamento, con la maggior parte (92%) delle aziende farmaceutiche che indica questo aspetto come uno dei principali fattori che le spinge verso laboratori di nuova generazione[1]. È quanto emerge dall’ultimo report del Capgemini Research Institute, intitolato Building the next-gen pharma lab: Digitally connected, environmentally sustainable”, che esplora l’attuale livello di trasformazione dei laboratori farmaceutici, le sfide da superare e i benefici attesi dalla realizzazione di laboratori all’avanguardia.

Le iniziative di trasformazione dei laboratori sono in aumento

Secondo lo studio, i principali fattori che spingono alla trasformazione dei laboratori sono la necessità di sviluppare più rapidamente farmaci innovativi, l’esigenza di ottimizzare i costi e quella di migliorare i tassi di approvazione dei farmaci. Di conseguenza, le aziende farmaceutiche cercano di creare laboratori più agili, efficienti, collaborativi e sostenibili per affrontare meglio queste sfide e favorire gli avanzamenti nella ricerca scientifica.

Le grandi aziende farmaceutiche[2] prevedono di raddoppiare gli investimenti destinati alla trasformazione dei laboratori entro il 2025, fino ad arrivare a un’allocazione pari al 7% del fatturato, rispetto all’attuale 4%. Quasi il 75% delle aziende farmaceutiche ha già iniziato il proprio percorso di modernizzazione dei laboratori, mentre le altre stanno ancora pianificando il proprio approccio.

“Le aziende farmaceutiche si trovano oggi ad affrontare sfide sanitarie complesse a livello globale, e avere a disposizione laboratori all’avanguardia può dare un contribuito significativo per soddisfare le richieste del mercato e rendere accessibili in tempi rapidi medicinali e farmaci di importanza vitale. Grazie alla tecnologia e alla continua evoluzione in termini di competenze, processi e infrastrutture, i laboratori di nuova generazione svolgono un ruolo cruciale nell’accelerare il ritmo di scoperte rivoluzionarie”, ha dichiarato Eraldo Federici, Manufacturing, Aerospace & Life Sciences Director di Capgemini in Italia. “L’opportunità per le aziende sta nell’adottare le tecnologie più innovative e sviluppare una solida strategia, incentrata sui dati e sull’AI, per sfruttare appieno il potenziale della trasformazione dei loro laboratori. Fondamentale sarà inoltre la progettazione incentrata sull’essere umano, che metta gli scienziati al centro di questo processo”.

La maggior parte delle aziende deve ancora superare la fase pilota nella trasformazione dei laboratori

Sebbene il valore di laboratori connessi e all’avanguardia sia evidente, la maggior parte delle aziende non è ancora andata oltre le fasi pilota e di proof-of-concept (PoC). Solo un’organizzazione su 10 tra quelle intervistate ha infatti portato su scala, parzialmente o completamente, le proprie iniziative di trasformazione dei laboratori.

Le aziende farmaceutiche che si impegnano a realizzare laboratori sempre più digitalizzati e moderni devono affrontare sfide importanti legate ai dati e alla tecnologia, così come ai processi e ai talenti. La diversificazione nello sviluppo di nuove terapie avanzate e innovative le pone inoltre di fronte a nuovi problemi con l’aumentare della complessità dei processi. Secondo il report, la maggior parte delle organizzazioni considera infatti i problemi legati ai dati (90%) e alla complessità dei processi (92%) come le principali sfide da affrontare.

È essenziale che i laboratori di nuova generazione dispongano di professionisti con le giuste competenze analitiche, in grado di ricavare informazioni dai dati disponibili. La stragrande maggioranza (97%) delle organizzazioni si scontra però con la difficoltà nel reperire scienziati che abbiano il giusto mix di competenze, sia settoriali che legate a digitali e dati.

Le aziende leader stanno già ottenendo dei benefici

Sebbene molte aziende si trovino ancora nella fase iniziale di trasformazione dei laboratori, le organizzazioni leader[3] stanno già ottenendo benefici su ampia scala, registrando una riduzione negli errori, tassi di approvazione più elevati e costi ottimizzati rispetto alle aziende beginner[4]. Inoltre, la metà delle prime ha velocizzato il time-to-market grazie alla trasformazione dei laboratori, a differenza del 23% delle seconde.

Le aziende leader stanno anche registrando benefici in termini di sostenibilità, con quasi il 36% che ha registrato una riduzione dell’impronta di carbonio grazie alle iniziative di modernizzazione dei laboratori, rispetto ad appena il 18% delle aziende beginner.

Metodologia di ricerca

Per questo report, il Capgemini Research Institute ha intervistato oltre 700 persone appartenenti a laboratori di R&D, qualità e sviluppo dei processi di 235 aziende farmaceutiche e biotecnologiche di Stati Uniti, Regno Unito, Svizzera, Francia, Germania, Giappone e India nell’ottobre 2023. L’85% delle aziende intervistate ha un fatturato annuo superiore a 1 miliardo di dollari e il 15% si colloca in una fascia compresa tra 500 milioni e 1 miliardo di dollari. Gli intervistati avevano una funzione esecutiva o superiore in varie aree funzionali, tra cui ricerca e studi clinici, sviluppo di metodi analitici, sviluppo di processi di produzione, questioni regolamentari, farmacologia e sicurezza dei prodotti, IT e digitale, dati e analisi, innovazione.


[1] Per laboratori di nuova generazione si intendono laboratori in cui la tecnologia, l’infrastruttura, i metodi di lavoro, le competenze e la cultura sono in costante evoluzione.

[2] Si definiscono grandi aziende farmaceutiche le società con un fatturato annuo di almeno 10 miliardi di dollari.

[3] Le aziende leader sono quelle solide sia a livello di “fondamenta” (come strumenti, tecnologie, dati, architettura e connettività) sia nei cosiddetti “fattori abilitanti” (come visione, strategia, persone, processi, cultura e competenze) della trasformazione dei laboratori.

[4] Le aziende beginner sono quelle che risultano indietro sia a livello di “fondamenta” che di “fattori abilitanti” della trasformazione dei laboratori.