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Il World Quality Report 2016 evidenzia i rischi per le business operation: il 68% delle organizzazioni fatica a tenere il passo con il carico di lavoro portato dalle nuove funzionalità in ambito IoT

14 set 2016

Milano, 14 settembre 2016 Capgemini, leader mondiale nei servizi di consulenza, tecnologia e outsourcing e Sogeti, la sua divisione specializzata in servizi tecnologici e di engineering, hanno rilasciato oggi il World Quality Report 2016, realizzato in collaborazione con Hewlett Packard Enterprise (HPE), che esamina lo stato della qualità delle applicazioni e delle pratiche di testing in diversi settori e in 32 paesi. Il report rivela che, nonostante l’85% delle organizzazioni sostenga che le soluzioni IoT fanno parte delle loro business operation, oltre due terzi (68%) di quelle che le utilizzano non hanno attualmente implementato una strategia di test per questo specifico aspetto IT.

Le organizzazioni che necessitano di lanciare nuovi prodotti e servizi digitali faticano a trovare un equilibrio tra qualità e velocità di sviluppo, soprattutto per quanto riguarda l’implementazione di tecnologie legate all’Internet of Things (IoT). Quest’anno la quota del budget IT riservata alla Quality Assurance (QA) e al Testing è scesa al 31%, dopo un significativo e preoccupante incremento dal 18 al 35% avvenuto nel corso dei quattro anni precedenti. Nonostante il calo rilevato quest’anno, si prevede che la spesa sia destinata a salire fino a raggiungere il 40% nel 2019.

QA e Testing “Intelligence-led” aiuteranno a migliorare l’efficienza e a contenere i costi

Il World Quality Report di quest’anno mostra che molte aziende stanno facendo ricorso a una “intelligence machine-based”, in grado di contribuire a ridurre i costi e a migliorare l’efficienza della propria organizzazione. L’adozione crescente di tecnologie digitali sta assorbendo quote importanti di budget e le aziende faticano a trovare un equilibrio tra innovazione e costi: il 48% non riesce a soddisfare le necessità contrastanti della gestione di ambienti multipli di test. Per fare fronte a questa situazione, il report invita a investire maggiormente in una QA “intelligence-led”, in modo da identificare e prevedere i problemi prima che si verifichino.

Agile e DevOps sono sempre più diffusi

Il report di quest’anno rivela anche un incremento nell’adozione di metodologie di Agile Testing e DevOps per aiutare le aziende a lanciare più rapidamente nuovi prodotti e servizi. Tuttavia il 44% delle imprese è restio a includere team di testing nelle prime fasi progettuali, temendo che questo possa rallentare la velocità dei rilasci: così facendo mettono involontariamente a rischio la sicurezza del business. Il report mostra che le sfide nell’implementazione di DevOps vanno ben oltre i problemi di QA e le aziende rischiano di isolare i benefici dell’approccio DevOps, se non sono in grado di abbattere i silos aziendali. Nel tentativo di controbilanciare i costi aggiuntivi di queste nuove tecnologie, il 40% delle aziende sta adottando tecniche di “predictive analytics” per automatizzare il più possibile la fase di testing.

Marco Bonanni, Testing Practice Leader di Capgemini Italia ha dichiarato: “Il World Quality Report di quest’anno rivela che le aziende hanno un crescente bisogno di adottare un approccio maturo e strategico alla Quality Assurance e al Testing. La digital transformation offre grandi opportunità di crescita, ma queste possono essere colte solo migliorando attivamente il coinvolgimento dei clienti e degli altri stakeholder. Le organizzazioni devono essere proattive e abbattere i silos tra business, sviluppo, qualità e operations, e utilizzare Agile e DevOps per concentrarsi sul valore per il cliente finale e sulla rilevanza per il business. Per mantenere un vantaggio competitivo, le organizzazioni di QA e Testing devono orientarsi verso un’automazione dell’ecosistema di test, verso tecniche di “predictive analytics” e qualità e testing “intelligence-led”, in modo da garantire i risultati di business. Questa ottava edizione del report presenta per la prima volta anche un sommario della situazione in Italia, Spagna e Portogallo: le tre nazioni stanno evolvendo verso un Testing sempre più sofisticato ed in linea con le ultime innovazioni”.

Ora che il software guida le nostre interazioni e i nostri rapporti, il punto focale del testing è diventato una user experience completa”, spiega Raffi Margaliot, Senior Vice President and General Manager, Applications Delivery Management di HPE Software. “Il report di quest’anno evidenzia che la sicurezza, la customer experience e la qualità sono più importanti che mai. Questi sono i pilastri che consentono alle organizzazioni di raggiungere i livelli di velocità, qualità e portata necessari per avere successo”.

Con l’importanza crescente che l’Internet of Things va assumendo nelle business operation, ogni azienda deve adottare una strategia di testing che tenga conto dei rischi, in modo da creare un ecosistema di test sicuro. A questo scopo, il report raccomanda alle aziende di investire in soluzioni As-a-Service per la gestione degli ambienti di testing, la gestione dei dati e l’esecuzione dei test, così come su più alti livelli generali di ingegnerizzazione nei loro team di testing, in modo da mantenere l’integrità dei sistemi e promuovere l’innovazione.

Metodologia di ricerca

Il World Quality Report, stilato annualmente dal 2009, è l’unico report globale che analizza le tendenze in fatto di qualità delle applicazioni e di test. Giunto quest’anno all’ottava edizione, il report 2016 ha coinvolto 1.600 intervistati afferenti a sei categorie professionali: CIO, VP Application, IT Director, QA/Testing Manager, CDO/CMO e CTO/Product Head. I dati sono stati raccolti attraverso interviste telefoniche e via computer: i partecipanti, provenienti da 32 paesi, hanno contribuito rispondendo a interviste quantitative seguite da discussioni qualitative approfondite.

Ulteriori informazioni

Per scaricare una copia completa del World Quality Report 2016: www.worldqualityreport.com