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Capgemini acquisisce IGATE

27 apr 2015
  • Il Nordamerica rappresenterà il 30% dei 12,5 miliardi di euro di fatturato consolidato del Gruppo previsto per il 2015
  • L’acquisizione rafforza la competitività di Capgemini a livello globale e ne amplia l’offerta
    su importanti mercati verticali
  • Il personale dei centri globali di delivery supererà nel 2015 la soglia dei 100.000 dipendenti
    per competere alla pari con i maggiori leader del settore
  • Dall’acquisizione una portata globale e un’offerta più ampia per i clienti IGATE e nuove prospettive per i suoi dipendenti
  • Il modello economico del Gruppo potrà rafforzarsi mediante sinergie sul fatturato e aumento dell’efficienza
  • Un progetto finanziariamente interessante: l’EPS normalizzato aumenterà almeno del 12%
    nel 2016 e del 16% nel 2017

 
Milano, 27 aprile 2015. Capgemini e IGATE hanno annunciato il raggiungimento di un accordo definitivo di fusione secondo il quale Capgemini acquisirà IGATE a fronte del versamento di 48 dollari per azione in contanti. Si prevede che l’operazione, del valore di 4,0 miliardi di dollari, possa portare immediatamente a un aumento dell’EPS (utile per azione) normalizzato di Capgemini[1]. L’accordo di fusione è stato approvato all’unanimità dalle Board of Directors di Capgemini e di IGATE. La transazione è stata inoltre approvata col consenso scritto degli azionisti che detengono la maggioranza del capitale di IGATE.

IGATE è un’importante società quotata statunitense che si occupa di tecnologia e servizi; ha sede nel New Jersey e ha chiuso il 2014 con un fatturato di 1,3 miliardi di dollari, una crescita a due cifre percentuali e il 19% di margine operativo[2]. Il mercato principale di IGATE è quello nordamericano, che ha rappresentato il 79% del fatturato 2014; seguono l’Europa (14%) e l’Asia-Pacifico (7%). IGATE rafforza le attività di Capgemini nei servizi applicativi e infrastrutturali oltre che nei servizi di engineering e nel BPO. L’operazione arricchirà inoltre il portafoglio di Capgemini con nuovi importanti clienti come General Electric e la Royal Bank of Canada.

Questa fusione porterà a creare un gruppo dal fatturato consolidato 2015 pari a 12,5 miliardi di euro e un margine operativo superiore al 10% con circa 190.000 dipendenti. Il nuovo Gruppo supererà il traguardo dei 100.000 dipendenti nei propri centri di delivery Rightshore® nel 2015.

Questa operazione concretizza una delle componenti essenziali della strategia messa in atto da Capgemini per ampliare la propria presenza sul mercato nordamericano.

Una crescita sul mercato nordamericano
Accrescere la propria presenza in Nordamerica, in assoluto il più grande e innovativo mercato del mondo nel comparto della tecnologia e dei servizi, è in cima all’agenda strategica del Gruppo. La combinazione tra IGATE e Capgemini incrementa il fatturato del Gruppo in questa regione del 33% per un totale stimato di 4 miliardi di dollari rendendo il Nordamerica il primo mercato per dimensioni con il 30% circa del fatturato consolidato pro-forma del 2015. Si prevede che a seguire i clienti nordamericani di Capgemini saranno dedicati 50.000 dipendenti.

Un rafforzamento delle competenze verticali, soprattutto nei servizi finanziari
Grazie alla propria posizione consolidata nel settore dei servizi finanziari (42% del fatturato complessivo), IGATE aggiunge un interessante portafoglio di importanti clienti complementari a quelli di Capgemini. L’operazione rafforza inoltre la posizione di Capgemini nei segmenti retail, industria e sanità, e favorisce una più rapida transizione verso le soluzioni basate su piattaforme.

Un arricchimento delle capacità e del portafoglio di proposte
Oltre all’esperienza nei servizi applicativi, IGATE possiede anche competenze complementari nei servizi infrastrutturali (3.000 dipendenti equivalenti a tempo pieno), nel BPO verticale (3.500) e nei servizi di engineering (3.500). A questo si aggiungono le elevate potenzialità di crescita e di margine della proprietà intellettuale di IGATE come il suo IDMS per l’analisi.

Un incremento della competitività del Gruppo
La transazione allarga il modello di delivery industrializzato di Capgemini a livello globale aumentando la competitività del Gruppo in tutte le regioni. Capgemini farà leva sul know-how di IGATE per accelerare la trasformazione in “People supply chain”.

Un rafforzamento del modello economico
La combinazione di IGATE e Capgemini genera sinergie di fatturato derivanti da opportunità di cross-selling pari a 100-150 milioni di dollari con un guadagno di efficienza stimato in 75-105 milioni di dollari all’anno da raggiungere nell’arco di un triennio.

Un’integrazione immediata
Avvalendosi delle precedenti esperienze di entrambe le società nell’integrazione delle acquisizioni e sfruttando una forte comunanza culturale, si prevede che l’integrazione possa procedere per il meglio. La nuova organizzazione sarà completata entro 3 mesi dal perfezionamento dell’acquisizione e si calcola che l’integrazione venga finalizzata entro 9 mesi.
 
Una transazione interessante dal punto di vista finanziario
Oltre alle sinergie interessanti e ai termini di finanziamento favorevoli, la transazione porterà ad accelerare l’utilizzo di precedenti perdite riportate a nuovo da Capgemini in Nordamerica risultando in un aumento dell’utile per azione normalizzato di almeno il +12% nel 2016 e del +16% nel 2017.

Paul Hermelin, Chairman e CEO di Capgemini, ha dichiarato: “Sono estremamente lieto di annunciare un’importante transazione nella storia di Capgemini. IGATE è una società che corrisponde perfettamente alla nostra ambizione strategica. Ci fornirà un nuovo status sul mercato americano e ci farà compiere ulteriore strada lungo il nostro percorso di industrializzazione per offrire ai nostri clienti servizi ancora più competitivi. L’acquisizione fornirà inoltre una nuova scala alle attività indiane del Gruppo permettendoci di competere alla pari con le migliori società basate negli Stati Uniti e in India. Sono felice di dare il benvenuto nel nostro Gruppo a nuovi leader e nuovi professionisti che condividono le nostre convinzioni e la nostra cultura professionale”.

Ashok Trivedi, co-fondatore e Co-Chairman di IGATE, ha affermato: “Siamo lieti di aver trovato un partner eccellente per la nostra società e siamo certi che i nostri dipendenti e i nostri clienti potranno trarre vantaggi dalle nuove risorse e proposte di servizio rese disponibili da Capgemini”.

Sunil Wadhwani, co-fondatore e Co-Chairman di IGATE, ha commentato: “Siamo felici che l’azienda che abbiamo fondato oltre 25 anni fa sia diventata una realtà globale con oltre 30.000 dipendenti, partner di fiducia di oltre 250 clienti con un valore di mercato di più di 4 miliardi di dollari e uno dei brand più autorevoli del settore IT”.

Ashok Vemuri, CEO di IGATE, ha concluso: “In Capgemini abbiamo trovato un partner capace di accrescere la nostra capacità di innovare e realizzare soluzioni verticali che rafforzino la value proposition che forniamo ai nostri clienti. Inoltre questa operazione darà vita a interessanti opportunità perché i nostri dipendenti possano ampliare le loro competenze”.

Principali caratteristiche dell’operazione
La prevista transazione sarà condotta con una fusione immediata per contanti tra IGATE Corporation e una filiale di Capgemini North America Inc. La fusione è stata approvata col consenso scritto degli azionisti di IGATE Corporation che rappresentano circa il 54% del capitale (soggetto a un periodo di 30 giorni nel quale IGATE Corporation può accettare eventuali proposte superiori).

La fusione è soggetta alle consuete condizioni di chiusura come le autorizzazioni regolamentari. Si prevede che l’operazione possa essere finalizzata nella seconda metà del 2015.

Questa transazione sarà finanziata mediante una combinazione di:

  • liquidità propria
  • una componente azionaria che porterà a una diluizione non superiore al 6% del capitale azionario di Capgemini
  • debito puro per la rimanente porzione

[1] Rettificato per l’impatto dei costi di ristrutturazione e l’ammortamento dei beni immateriali acquisiti attraverso l’operazione al netto delle imposte

[2] Margine operativo escludendo compensi azionari pari a 17 milioni di dollari